Sergio Cossu
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Sergio Cossu

Sergio Cossu Bio

Sergio Cossu è un pianista, polistrumentista, compositore, editore e produttore discografico. 
Dopo aver partecipato negli anni '70 alla nascita delle radio libere (1975/1977) lavora nella pubblicità come copy e autore di jingles e suona in vari piano-bar e rock band del nordest.
Nel 1980 parte per Londra, dove rimane un anno, vivendo da vicino la stagione della new wave.
Al ritorno in Italia entra in contatto col produttore Roberto Colombo e scrive nel 1982 per Enzo Jannacci la canzone “Obbligatorio. 
Nel 1984 scrive per l'album Bandido di Miguel Bosè due grandi successi internazionali: "Sevilla" e "Amante bandido.
Nel 1984, dopo aver contribuito all’album Aristocratica del 1983, entra a far parte dei Matia Bazar; rimarrà fino al 1999, come tastierista, autore e produttore.
Con i Matia partecipa a 4 Festival di Sanremo: nel 1985 con Souvenir (Premio della critica),1988 La prima stella della sera, 1992 Piccoli giganti e 1993 Dedicato a te. 
Degli ultimi due album pubblicati con la band (RadioMatia e Benvenuti a Sausalito) è stato anche produttore.
Altri brani firmati da Cossu per i Matia Bazar: Ti sento (primo in classifica nel 1986 in molti paesi europei), Noi, Stringimi, Quando non ci sei.
Nel 2003 ha fondato l'etichetta discografica Blue Serge.
Ha suonato, in studio o live, con Paolo Fresu, Marco Tamburini, Rossana Casale, Enzo Jannacci, Ricky Gianco, Maurizio Camardi, Roberto Colombo, Gualtiero Bertelli, Grazia Di Michele, Lucio Fabbri, Ares Tavolazzi, Furio Di Castri, Miguel Bosé, Alberto Radius, Bernardo Lanzetti.
Nel settembre 2019 ha pubblicato il suo primo disco da solista, Falsopiano, contenente 12 sue composizioni eseguite in piano solo.

Falsopiano

Falsopiano è il mio primo album solista e contiene dodici tracce per pianoforte solo, registrate nel luglio 2019 all’Urban Recording Studio di Trieste.

La mia storia pop pubblica termina nel 1999 (vent’anni fa) con la mia uscita dai Matia Bazar, dopo una meravigliosa avventura durata quindici anni. Da allora ho continuato a scrivere e a suonare anche in pubblico, ma in situazioni più piccole e in ambiti musicali differenti. Ho anche portato avanti la mia etichetta Blue Serge con la quale sono gioiosamente entrato in contatto con ambienti non “miei” come jazz e classica, e questo credo abbia regalato qualcosa al mio stile pianistico. 

Il titolo Falsopiano si riferisce alla struttura di queste composizioni, che possono sembrare semplici e lineari mentre spesso nascondono movimenti interni e stranezze, soprattutto armoniche. 

Il disco è nato in maniera spontanea e abbastanza velocemente, anche se mi piace pensare che ci sia stata una silenziosa preparazione lunga vent’anni. Tutte le tracce sono state composte tra maggio e luglio 2019 nel corso di improvvisazioni notturne, a volte partendo dal nulla e lasciando fluire liberamente la musica, oppure rielaborando un tema nascosto da qualche parte, nella memoria.

Cover Falsopiano
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